sabato 15 ottobre 2016

QUANDO IL POTERE DEL VERBO E' SALVEZZA E DISTRUZIONE - MAICO MORELLINI TORNA TRA I TITOLI DI URANIA




Tra i tanti e svariati talenti che si nascondono a Bagnolo in Piano, Maico Morellini lo avevo intervistato qualche anno fa, in qualità di vincitore del Premio Urania 2010 con il suo romanzo d'esordio “Il Re Nero”. A sorpresa, perché all'epoca aveva preferito tacere sui suoi progetti in cantiere, ritrovo il suo nome tra i titoli di Urania in uscita nel 2016. E' disponibile da maggio di quest'anno, infatti, il suo secondo romanzo “La terza memoria”, in formato sia cartaceo che digitale, e ho deciso di farmi raccontare da lui stesso le novità della sua carriera di scrittore.


Ricapitoliamo un po' i tuoi ultimi lavori successivi alla pubblicazione de “Il Re Nero”
Dopo Il Re Nero mi sono messo subito a scrivere un secondo romanzo 'La Terza Memoria', uscito per esigenze editoriali di Mondadori nel maggio del 2016 ma che io ho finito nel novembre del 2013. Dopo questo ho pubblicato racconti in digitale, ho partecipato a diverse collane di fantascienza ("I Sogni di Cartesio" e "Ma gli androidi mangiano spaghetti elettrici" entrambe pubblicate da Edizioni della Vigna più altre raccolte), ho iniziato a collaborare con la rivista di cinema Nocturno , per la quale scrivo tuttora, e ho creato la serie di hard science-fiction de I Necronauti uscita sia in digitale che in cartaceo
Mi parli del successo della serie de I Necronauti?
I Necronauti sono nati nel maggio del 2014 quando Delos Digital, nella persona di Franco Forte, mi ha proposto di creare una mia serie di fantascienza. Una saga a puntate, con episodi che potessero essere autoconclusivi ma legati uno all'altro. E così ho pensato all'ambientazione e ho scritto i primi dieci racconti lunghi che hanno composto una sorta di prima stagione della saga. Questi racconti sono stati pubblicati in digitale e poi a settembre 2015 in cartaceo, in una raccolta unica, pubblicata da Edizioni BMS nella collana Ambrosia. Nel frattempo ho scritto una seconda stagione composta da cinque racconti, sempre per Delos, pubblicata nella primavera del 2015. Sia i primi dieci racconti che gli altri cinque sono disponibili in tutti gli ebook store. La seconda stagione riprende, molti anni dopo, le trame che ho sviluppato nella prima serie di racconti. L'ambientazione della saga, come accennavo, è fantascientifica in un remotissimo futuro nel quale ci sono colonie terrestri su quasi tutti i pianeti del Sistema Solare.
Cosa ti ha ispirato alla stesura del secondo romanzo?
Subito dopo la pubblicazione de Il Re Nero, l'ispirazione arriva da un progetto molto ambizioso e complicato che ho deciso si spezzare in due, trasformandolo in quelli che spero saranno due romanzi indipendenti. Uno di questi è La Terza Memoria perciò metà del piano è riuscito.
C'è una sorta di dualismo tra bene e male ne “La terza memoria” che ha a che fare col Verbo, ossia la parola. Me lo spieghi meglio dal punto di vista dell'autore?
In realtà ne La Terza Memoria tutti i personaggi, o quasi, sono piuttosto ambigui. Non c'è bianco e nero ma ci sono tante sfumature di grigio. Così il bene e il male non sono facilmente identificabili, anzi. Il Verbo è la vera neutralità: è una forza a disposizione, un potere a cui è possibile avere accesso seguendo determinate regole. Ha anche una sua volontà ma è talmente superiore da trascendere i concetti di bene e male. In più tutto il romanzo è anche un omaggio alla parola scritta e alla sua importanza. Non faccio filosofia e nemmeno politica sociale, il mio è un libro di intrattenimento. Ma viviamo in tempi in cui la parola scritta è abusata secondo me e con questo libro voglio anche, nel contesto fantascientifico della storia, lanciare un piccolo messaggio: attenti quando scrivete, le parole hanno un peso!
E Urania ha deciso di pubblicarti, seppur in ritardo, anche il secondo romanzo..
Si, quando ho finito la stesura del romanzo, l'ho spedito a Giuseppe Lippi e Franco Forte, curatori di Urania per Mondadori, e dopo averlo letto mi hanno dato la buona notizia: il romanzo sarebbe stato pubblicato sulla collana. E così è stato.
Vorrei da te qualche osservazione sul panorama letterario fantascientifico italiano
Contrariamente a quanto si può credere setacciando gli scaffali delle librerie, la fantascienza italiana è viva, varia e capace di offrire romanzi molto diversi tra loro. Purtroppo in generale, in Italia, il genere fantascientifico è piuttosto bistrattato: lo spazio dedicato a romanzi di questo tipo nelle varie librerie è molto ridotto e spesso affidato ad autori del passato. Poco o nulla viene pubblicato di autori italiani contemporanei a meno di non iniziare a frequentare il circuito degli ebook. In digitale la situazione è molto differente: vi sono tanti titoli, tante forme - racconti, raccolte o romanzi - e tanti bravi autori che meriterebbero di essere letti. Ma, purtroppo, in Italia si legge poco e la fantascienza, genere frainteso e secondo me non del tutto capito, paga un prezzo molto salato per questa mancanza generale di lettori.
Come vedi la tua carriera di scrittore proiettata nel futuro?
Bella domanda. E' una strada in salita. Lo sarebbe per qualunque genere ma scrivere fantascienza, proprio per i motivi a cui ho accennato prima, la rende ancora più complicata. La determinazione non mi manca, le idee nemmeno. Nel complesso sono molto contento di come stanno andando le cose e già nel prossimo futuro avrò qualche altra bella soddisfazione, ma la strada da fare è ancora davvero tanta.



Ringrazio Maico per la sua disponibilità e gli auguro un enorme in bocca al lupo per la sua carriera, e vorrei spendere due parole invitando la popolazione che ci legge a sostenere il talento e l'eccellenza bagnolese in tutte le sue forme.




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