martedì 20 settembre 2016

Dalla strega c'è il 2X1, "L'analfabeta che sapeva contare" e "Il giardino dei segreti"

Ma buona sera lettori e ben ritrovati a quasi metà settimana! Il martedì è uno scoglio molto difficile da superare, ma la buona notizia è che le settimane avanzano in vista dell'inverno, e inverno per me vuol dire Natale, e Natale vuol dire comprarsi tanti libri senza addossarsi i sensi di colpa ma anche mettere le mani in pasta con i regali fai-da-te..
Ma torniamo a noi! Stasera, come vedete dal titolo, la strega dà via due recensioni al prezzo di una. (La verità è che mi sono fatta assorbire così tanto da questi due splendidi libri che non volevo staccarmene per mettermi al computer a scrivere, però non dite in giro che sono così pigra ok?)



Trama:
 1913. Su una nave diretta in Australia, qualcuno trova una bambina abbandonata. Una donna misteriosa aveva promesso di prendersi cura di lei. Ma è scomparsa senza lasciare traccia.
1934. Nell O'Connor scopre un segreto che cambierà la sua vita per sempre.
1976. Molti anni più tardi si lascerà tutto alle spalle per cercare la verità, e raggiungerà lo strano castello di Blackhurst, un tempo dimora della nobile famiglia dei Mountrachet.
2005. Alla morte di Nell, sua nipote Cassandra riceve un'eredità inaspettata. Il Cliff Cottage, con il suo giardino dimenticato, famoso per i segreti che nasconde: quelli dell'oscura famiglia Mountrachet e della sua guardiana Eliza Makepeace, autrice di inquietanti favole vittoriane. È in quel giardino, alla fine, che Cassandra trova la verità sulle proprie origini, e scioglie l'antico mistero della bambina perduta.


Trama:
Il 10 giugno 2007, il re e il primo ministro della Svezia scompaiono durante un ricevimento ufficiale al castello reale. Si diffonde la voce che entrambi non si sentissero bene, ma la verità è diversa, e la storia molto più complicata. Tutto ha inizio a Soweto, dove vive Nombeko, una ragazzina particolare che non sa né leggere né scrivere, ma che è molto curiosa e non sta mai ferma. E, soprattutto, ha una confidenza sorprendente e innata abilità con i numeri e le equazioni più complesse. Un piccolo genio che, grazie all'algebra, si trova catapultata dai sobborghi di Johannesburg, nel cuore di un intrigo mondiale, nel centro del mondo, a stretto e pericolosissimo contatto con il re di Svezia e il suo primo ministro. Eccentrici personaggi accompagnano questa piccola analfabeta che sa contare: un disertore americano leggermente matto, due fratelli gemelli che però all'anagrafe sono una sola persona, tre ragazzine cinesi negligenti, una baronessa coltivatrice di patate e, come detto, il re svedese e il primo ministro. 

Ovviamente non potrebbero esistere due libri più diversi tra loro eppure entrambi sono stati una piacevolisima scoperta. Ma procediamo con ordine.

La Morton, e chi l'aveva mai sentita nominare? Scoperto il titolo per caso curiosando tra le recensioni di La Libridinosa e trovato il libro in biblioteca, mi si è aperto un mondo. E non poteva essere altrimenti visto che questa donna ha il potere di trasportarti con le parole direttamente nel vivo della storia. Una capacità descrittiva del paesaggio e dei personaggi squisita come poche, ambientazione british di tutto rispetto (anche se con rammarico devo ammettere di aver notato delle incongruenze nello svolgimento della storia), un equilibrato parallelismo nello sviluppo degli eventi su piani temporali differenti, fanno di questo romanzo un successo meritato. . E' un romanzo difficile da inquadrare in una singola categoria: c'è il mistero, c'è l'amore, c'è sofferenza, c'è realismo contemporaneo, ma mi posso sbilanciare dicendo che sembra una favola per adulti dove, dopo mille peripezie, il cattivo ha quello che si merita e ai buoni, anche se non ci sono più, si rende la giustizia dell'omaggio postumo. Se per caso vi fosse sfuggito, vi consiglio vivamente di leggerlo.

Il secondo romanzo di Jonasson, che ha spopolato almeno quanto il primo, era sulla lista da parecchio, dietro consiglio appassionato della mia comare del Gruppo di lettura. In alcuni tratti vi giuro che avrei voluto bruciarlo perché, aldilà del fatto che alcuni passaggi sono ai limiti dell'inverosimile, la Sfiga sempre in agguato ai danni della protagonista mi ha fatto fremere nella mia poltrona da lettura. Ma fa tutto parte del piano, e comunque lo straordinario senso dell'humour dello scrittore rende stupefacente anche il più imprevedibile degli imprevisti. Non si può non amare questa variopinta sfilata di personaggi eccentrici, con le loro manie, il loro cinismo, la loro negligenza, l'ingenuità e la spontaneità, anche se, come dicevo, potrebbe venirvi voglia di infilare le mani nel libro e stritolare il collo di qualcuno di loro, subdolo e spudorato. A conti fatti, è un libro con molti pregi e a questo punto dovrò assolutamente leggere anche "Il centenario che saltò dalla finestra e scomparve".

E voi, avete letto qualcuno di questi libri? Sono curiosa di sentire altre opinioni. :)






Nessun commento:

Posta un commento