domenica 18 settembre 2016

GdL Librarsi, l'incontro di settembre 2016

Buona sera lettori, è giunto il momento di inaugurare una rubrica, che avrà cadenza mensile, a cui tengo moltissimo. Ebbene sì, perché tre anni fa ho creato un Gruppo di Lettura che si incontra una volta al mese nelle sale della biblioteca comunale. All'inizio eravamo in tre e pensavo di essere l'unica abbastanza ottimista da portare avanti con tenacia il mio progetto. Beh, il mio ottimismo si è rivelato un'arma vincente! Con tutta la pubblicità fatta sui social e dalla biblioteca stessa, il nostro Gruppo di lettura Librarsi è cresciuto sempre di più, al punto che l'Assessore alla Cultura ci ha dato carta bianca per organizzare eventi culturali su tutto il territorio comunale. E la cosa mi rende orgogliosa, e non poco! Queste iniziative mi hanno permesso di incontrare (e in alcuni casi intervistare per il nostro trimestrale locale) personaggi veramente meravigliosi, scrittori, artisti, musicisti.. Ma non voglio dilungarmi troppo. In questa rubrica vi mostrerò come funziona il nostro GdL e parlerò sommariamente delle impressioni che abbiamo tratto dai libri scelti.

Martedì 13 settembre ci siamo incontrate dopo la pausa estiva per confrontarci su due libri: "L'eleganza del riccio" di Muriel Barbery e "Il museo dell'innocenza" di Orhan Pamuk. Ma adesso vi svelo il segreto del successo del Gdl Librarsi: il cibo!! Eh già, perché ad ogni incontro mi prendo la briga di cucinare un piatto che ha a che fare con il libro scelto, che può essere una ricetta menzionata direttamente nel testo o semplicemente un piatto tipico del luogo dove si svolgono i fatti. Questo dettaglio ha attratto curiosi fin dall'inizio ed è diventata routine, soprattutto dal momento che io mi diletto troppo in cucina e adoro assaporare cibi esotici. Dunque, ecco ciò che abbiamo gustato: borek al formaggio per Pamuk e kugelhopf (quello che la domestica Manuela chiama gloutof) per la Barbery.



Io avevo già letto entrambi i libri qualche anno fa ma per qualcuna di noi almeno uno dei due era una novità. I giudizi sono stati unanimi: non si può non amare il personaggio di Renée e lo stile a tratti drammatico e a tratti cinico e umoristico di Muriel Barbery, mentre Pamuk, premio Nobel per la Letteratura nel 2006, ci ha profondamente deluse. Ne "Il museo dell'innocenza", che dovrebbe essere un romanzo d'amore, non si parla d'amore, bensì di un'ossessione insana e innaturale che ricorda più che altro una scadente soap opera. Eppure la prima volta che avevo letto questo libro mi ricordo che scorrevano fiumi di lacrime: ho ragione a dire che uno stesso libro è diverso a seconda di che umore sei quando lo leggi. Si vede che all'epoca il mio tenore di vita esigeva storie struggenti anche se senza senso e senza stile come valvola di sfogo, che vi devo dire.





Per il nostro prossimo incontro, dal momento che abbiamo deciso che per i prossimi mesi seguiremo il filo conduttore dei "Cinque continenti" per la scelta delle nostre letture, ho deciso di buttare giù una lista di titoli a tema "Africa". In pratica si cercano un po' di spunti sul web, si fa una lista provvisoria, poi si verifica sul sito del sistema interprovinciale delle biblioteche se vi sono copie a sufficienza per tutte le lettrici del gruppo, e si stila la lista definitiva. Poi la sera dell'incontro si vota. Il mio sistema è questo: ognuna di noi ha diritto all'inizio a scegliere due titoli tra quelli proposti, dopodiché si spareggia tra i titoli che hanno avuto più voti, avendo diritto a scegliere uno solo tra quelli. Questa volta al ballottaggio c'erano "Verdi colline d'Africa" e "Cuore di tenebra" (se mi seguite su Instagram sapete che è la mia croce) e alla fine ha vinto Hemingway.

Se vi chiedete cosa potremo mai mangiare ispirandoci al continente nero, non perdete il prossimo aggiornamento della rubrica per la fine di ottobre! Intanto potete curiosare sulla nostra pagina Facebook @GruppoDiLetturaLibrarsi



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